top of page

Come fare ricorso contro una cartella esattoriale:
Guida di CED CONSULTING S.R.L.

Cos’è una cartella esattoriale e quando si può contestare

Una cartella esattoriale è un atto con cui l'Agenzia delle Entrate Riscossione richiede il pagamento di tributi non versati. Il pagamento deve avvenire entro 60 giorni dalla notifica, altrimenti il debitore viene iscritto a ruolo e possono essere avviate azioni esecutive come pignoramenti o fermi amministrativi.

Se ritieni che la cartella sia errata, illegittima o prescritta, puoi presentare ricorso per annullarla attraverso due vie principali:

  1. Istanza di annullamento in autotutela – richiesta all'ente creditore per correggere o annullare l’atto.

  2. Ricorso giudiziario – impugnazione della cartella davanti a un giudice.

2

Istanza di annullamento in autotutela: come funziona e quando conviene

L’autotutela è una procedura amministrativa che consente all'ente creditore di correggere o annullare una cartella errata senza dover ricorrere al giudice. Può essere richiesta nei seguenti casi:

  • Errore di calcolo o doppia imposizione fiscale

  • Debito già pagato ma non registrato

  • Notifica mai ricevuta o inviata all’indirizzo sbagliato

  • Prescrizione del debito

3

Come presentare l'istanza:

L'istanza va redatta in carta semplice e deve contenere:

  • I tuoi dati e quelli dell'ente destinatario

  • Gli estremi della cartella esattoriale

  • Le motivazioni dell’annullamento (con eventuali prove)

Deve essere inviata tramite PEC all’ente creditore e all’Agente della Riscossione. Se l’ente accoglie la richiesta, annullerà la cartella e trasmetterà lo sgravio a Agenzia delle Entrate-Riscossione. In caso di rigetto, sarà necessario presentare ricorso giudiziario.

4

Ricorso giudiziario contro una cartella esattoriale: quando e come procedere

Se l’istanza in autotutela viene respinta o non si ottiene risposta, è possibile impugnare la cartella davanti a un giudice. I termini di presentazione del ricorso variano a seconda della tipologia di debito:

  • 60 giorni: per imposte e tributi (IRPEF, IVA, IRES, IRAP) → Corte di Giustizia Tributaria di primo grado

  • 30 giorni: per sanzioni amministrative (multe stradali) → Giudice di Pace

  • 40 giorni: per contributi previdenziali (INPS, INAIL) → Tribunale ordinario – Sezione lavoro

  • 20 giorni: per impugnare un provvedimento di pignoramento

Il ricorso deve essere notificato all’ente creditore e, se necessario, all’Agente della Riscossione, seguendo le modalità previste (PEC, raccomandata A/R, ufficiale giudiziario).

4

Prescrizione delle cartelle esattoriali: entro quando si può contestare un debito

Alcune cartelle esattoriali possono essere annullate per prescrizione, cioè quando il diritto dell’ente a riscuotere il debito è scaduto. I termini di prescrizione sono:

  • 10 anni: IRPEF, IVA, IRES, IRAP, imposta di registro e imposta di bollo

  • 5 anni: multe stradali, imposte locali (IMU, TARI), contributi previdenziali (INPS, INAIL)

  • 3 anni: bollo auto

Se il termine di prescrizione è decorso senza che siano stati inviati solleciti validi, la cartella può essere contestata e annullata.

4

Assistenza professionale con CED CONSULTING S.R.L.

Contestare una cartella esattoriale può essere complesso. CED CONSULTING S.R.L. offre consulenza specializzata per:

  1. Verificare la legittimità della cartella esattoriale

  2. Presentare un'istanza di annullamento in autotutela

  3. Redigere e presentare un ricorso giudiziario

CONTATTACI PER FISSARE UN APPUNTAMENTO ONLINE

Progetto senza titolo (3).png

I nostri consulenti ti indicheranno le soluzioni migliori.

​

Ti forniremo dettagli su:

  • Tempistica delle pratiche 

  • Documenti necessari 

  • Costo dei servizi

© 2024 CED CONSULTING S.R.L.

  • Instagram
  • Facebook

Powered and secured by CED Consulting S.r.l.

bottom of page